regia di Renato di De Maria
con Claudio Santamaria, Flavio Pistilli, Max Mazzotta
102 min. ITA 2002
Se non fosse prematuramente scomparso, oggi Andrea Pazienza compirebbe 60 anni. Faccio fatica a figurarmelo canuto, tanto la sua figura pare legata a una condizione di gioventù. D'altronde: Elvis o James ottantenni? Jim, Jimi o Janis attempati? Difficile immaginarseli. Sulla sua morte, poi, evito illazioni: io ho le mie idee, ognuno abbia le proprie. Resta solo il dubbio di quanto avrebbe potuto fare, disegnare, dipingere. E magari di quanto sarebbe riuscito a sputtanarsi come tanti altri. Allora, meglio così? Kissà...
Verso Pazienza ho sembre provato un misto di amore e odio.
Amore impossibile da reprimere verso la sua arte, pur inizialmente mutuata da un altro grande che lo precedette, ovvero Jean Giraud/Moebius. Nonostante lo leggessi dai tempi di Corto Maltese rivista (i Frigidaire di mia sorella li assimilavo per osmosi), fu un amore che scoccò tardivo, in occasione di una mostra antologica postuma in quel di Siena ad anni Ottanta ormai finiti. Fu là che scoprii la sua inimitabile maestria con i pantoni (i pennarelli Letraset che si usavano in pubblicità per storyboard e layout), destinata a scomparire, tanto effimera è la persistenza sulla carta di una tale tecnica grafica (nb: analoga sorte toccata alle tavole del Ranxerox di Liberatore). E fu amore per la sua capacità di coniugare registri narrativi e grafici tanto distanti tra loro, precorrendo una tecnica tanto usata dai manga di oggi.
C'è stato spazio anche per l'odio. Odio per la lunga serie di opere rimaste incompiute che dimostravano la sua totale inaffidabilità come autore, probabilmente mal sopportato dagli editori costretti alla forca caudina del proverbiale Prima pagare, poi disegnare. Odio per la sua produzione più matura (!?!), fatta di manierismi tanto raffinati quanto distaccati. E soprattutto lontana dallo spirito che animava le opere primigene.
Pazienza con le parole era un poeta e forse trovava il miglior terreno d'espressione nelle brevi distanze. Non a in caso Pompeo, accozzaglia di appunti apparentemente slegati ma sapientemente cuciti tra loro, ritrova l'ispirazione degli albori. Citerei (purtroppo a memoria, ché non riesco a trovare la fonte) quando pronosticava la sua prematura scomparsa.
Sul film, che traduce in movimento episodi di Pentothal, Zanardi e quant'altro, nutrii una lunga diffidenza: come osavano trasporre il mio Pazienza? Ho dovuto ricredermi, almeno in parte. Diciamolo, è piacevole, nonostante in ultima analisi si discosti molto dalla fonte. Inutile dire quanto sia difficile trasporre l'opera di Pazienza: la pellicola giocoforza vira al grottesco, ricerca maggiormente l'effetto comico e perde molta della maliconconica e tragica sensibilità dell'Artista. Il personaggio di Fiabeschi, così caricaturale, rende l'idea. Zanardi, poi, sembra troppo un John Frusciante un po' urfido che non il personaggio con velleità fighette che anima le vighnette. A volte i dialoghi molto fedeli appaiono irreali, mentre sulla carta erano spesso il nerbo della narrazione. Musiche in sintonia con i tempi narrati.
Sinossi: varia umanità si muove nella Bologna dei tardi anni Settanta. Sesso, droga, e rock'n'roll con una spruzzata di politica.
Rip ottimale, al primo colpo. Audio e sub solo italiani.
Come omaggio alla grandezza dell'Artista e, se mai ce ne fosse bisogno, come sprone verso le nuove generazioni di assuefatti a manga e supereroi, mi vanto di proporvi anche le scansioni di Verde matematico (in bianco e nero!) direttamente carpite dal n. 15/16 di Frigidaire.
dati tecnici
Nome: Renato.DeMaria.Paz.2002[tiopito].mkv
Dimensione: 1,090,960,947 bytes (1040.421 MB)
Durata: 01:41:35 (6094.96 s)
Risoluzione: 720 x 384
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 21.139498
Deviazione standard: 4.706334
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1230.826844 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
Subs: ITA
Nome: Verde Matematico
Dimensione: 11Mb
Formato: cartella di 15 file .jpg (photoshop qualità alta - 7)
Risoluzione: 150dpi
cartella MeGa (file RDMP.zip - 4x250Mb +1x40Mb / file APVM.zip 1x11Mb)
https://mega.nz/#F!C9FkXR4R!eQxK9M-EEG3NsONBFrp90w
screenshot (click per vederli 1:1)
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Nome: Renato.DeMaria.Paz.2002[tiopito].mkv
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Durata: 01:41:35 (6094.96 s)
Risoluzione: 720 x 384
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 21.139498
Deviazione standard: 4.706334
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1230.826844 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
Subs: ITA
Nome: Verde Matematico
Dimensione: 11Mb
Formato: cartella di 15 file .jpg (photoshop qualità alta - 7)
Risoluzione: 150dpi
cartella MeGa (file RDMP.zip - 4x250Mb +1x40Mb / file APVM.zip 1x11Mb)
https://mega.nz/#F!C9FkXR4R!eQxK9M-EEG3NsONBFrp90w
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Ammettiamolo, forse non sono originale a omaggiare Pazienza in questi giorni di diffusa celebrazione. Ma leggo tanta agiografia pelosa, mai una nota stonata...
RispondiEliminaps- in chiusura, un piccolo rimpianto: non riuscire a trovare il filmato in cui Pazienza dipinge dal vivo un mural in bianco e nero sulle note di un brano di Pat Metheny (qualcuno mi può aiutare? faceva parte di uno speciale andato in onda su mamma Rai diversi eoni fa).
Già, le agiografie pelose di chi magari non ha mai davvero letto nulla di suo... Sicuramente Paz era -e lo rimarrà, anche più di molti colleghi- autore assai ostico da trasporre su pellicola, per quanto questo film si possa considerare un tentativo discretamente riuscito (ma non molto altro, com'era quasi inevitabile). Grazie, ovviamente!
EliminaPazienza è stato, nel bene e nel male, un punto di riferimento per tutta la nostra generazione. Vero che molti commenti di questi giorni sono "pelosi" (e assolutamente privi di memoria) ma è sicuramente un artista che merita di essere ricordato e rilanciato. Soprattutto per quelli "venuti dopo", che forse possono apprezzarlo meglio, lontani dagli echi del '70!
RispondiEliminaBuffo anche il tuo accostamento Moebus/Pazienza; pur non avendo davvero nulla in comune (a parte una vaga coincidenza temporale) anche per me sono autori che vivono insieme. Più strano è il fatto che ho dovuto aspettare oltre i 50 prima di rendermi conto del collegamento molto più profondo tra Moebus e Miyazaki. Menomale, non posso immaginare niente di più lontano di una accoppiata Pazienza/Sensei! ^____^
Anch'io ho un vago ricordo di quel murale e non sono sicuro che sia questo:
https://www.youtube.com/watch?v=jby5PRPCBJo
Incredibile quanto si riesca a trovare su youtube. :O
Come sempre, GRAZIE e complimenti per la tua scelta. :D
sn G R A Z I E
Eliminake KIKKA super raro poi ho trovato un torr Andrea Pazienza l antologia illimitata be davvero un pomeriggio inaspettato grazie1000. ciao
@Ranmafan
EliminaL'accostamento tra i due autori mi venne istintivo con la lettura di Penthotal che ancora oggi ritengo debitore verso il Maggiore Fatale (complice l'edizione "nera" della Milano Libri). Non tanto per temi, quanto per sintassi narrativa e impatto grafico. Anche Moebius sapeva coniugare verosimile e caricaturale in maniera magistrale. Che poi Pazienza abbia seguito un percorso tutto suo resta innegabile.
Sul video: sì la performance è proprio quella di Napoli, solo la ricordo molto più lunga.
@G R A ZI E
L'Antologia illimitata? La comprai a suo tempo e devo ammettere che non mi esaltò, però, via torrent, vale il viaggio.
Sei assetato di rarità? Resta connesso... ;-)
sn G R A Z I E
EliminaON AIR ...si effettivamente è stato deludente (non ti dico ad aprire la iso hfs old software ho smanettato un po e l ho aperta x vederla).buona giornata e grazie 1000. ciao
Proprio quello che stavo cercando! :-)
RispondiEliminaGrazie.
Mi fa proprio piacere!
Eliminaps- nonostante sia stato un post preparato da tempo, mi accorgo solo ora di non aver messo una tavola del fumetto dopo gli screenshot: provvedo.
Sempre per rimanere nei paraggi del fumetto, di Bologna e di ricorrenze, quest'anno cade il ventesimo anno della scomparsa di Magnus. Un artista che - ancor più di Pazienza - è stato anche un raffinato narratore.
RispondiEliminaSo che gli sono stati dedicati un paio di documentari (Il segno del viandante e Ho conosciuto Magnus), ma non sono mai riuscito a vederli...
Questo commento mi era proprio sfuggito.
EliminaHai ragione, Paolo, Magnus ha scritto alcune delle più belle storie a fumetti di tutti i tempi! Lo Sconosciuto rimane per me un mito.
Immenso Paz! Peccato ci abbia lasciato così presto...
RispondiEliminaIl film merita la visione, anche per vedere "in carne e ossa" i personaggi che, per chi come me ha letto i suoi fumetti, sono stati delle icnoe su carta.
Bravo tutto il cast e buona la regia... e ottima proposta tiopito (ci sarebbe da proporre tutta l'opera di Andrea)!
Son sempre io... che domentico di firmarmi!
EliminaLeon
La cosa incredibile è che questo film, che avevo proposto con un certo scetticismo riguardo al successo che poteva riscuotere tra voi, è uno dei rilasci più visti!
EliminaOra è diventato il più apprezzato, scalzando dalla vetta il film di Lumet che vi risiedeva dal 2014!
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