giovedì 31 dicembre 2015

Il pianeta proibito

 
IL PIANETA PROIBITO (Forbidden Planet)
regia di Fred McLeod Wilcox
con Walter Pidgeon, Leslie Nielsen, Anne Francis
98 min. USA 1956
Di fronte a questa pellicola sono rimasto un po' spiazzato, accorgendomi di quanto poco io conosca la fantascienza d'annata. Scenografia e costumi, il discorso tecnologico, trama e intreccio sono ormai totalmente inverosimili, ma più passa il tempo e più sembrano esercitare fascino. Diverso il discorso degli effetti speciali, in questo film veramente all'avanguardia specie se contestualizzati all'epoca in cui furono prodotti (dai tecnici Disney). Certo, se penso che negli stessi anni Dick cominciava a creare i suoi mondi paralleli, a me pare difficile immaginarli come quelli raffigurati su celluloide. Va da sé: medium diversi, immagini diverse. Una nota occorre farla sul commento musicale elettronico, forse unico nel suo genere. Titoli di testa da far svenire Quentin Tarantino.
La trama offre un vago riferimento alla Tempesta di Shakespeare. Non manca la nota glamour della giovane protagonista scalza su moquette e in abiti succinti.
Quasi al suo esordio, Leslie Nielsen, capitano di vascello post litteram, è agli antipodi del tenente Frank Drebin della Pallottola spuntata. Al suo esordio vero, invece è il robot Robby, che verrà utilizzato e citato in diverse altre produzioni.

Un'astronave terrestre raggiunge un pianeta in cui vivono, da eremiti tecnologici di lusso, uno scienziato e sua figlia, unici superstiti di una spedizione di tanti anni prima.

Il rip è stata un'avventura di cui vi risparmierò il resoconto, ma si trattava di accontentare una richiesta (Giuseppe, passa pure a incassare i ringraziamenti...). La qualità video è più che buona. Non altrettanto posso dire della traccia audio italiana. C'è quella inglese, migliore, e doppi sottotitoli. D'altronde bisogna accontentarsi, visto come nel nostro Paese la pellicola sia stata bistrattata da edizioni e distribuzione.

Con questa proposta chiudo, spero alla grande, un anno trascorso all'insegna di numerosi travagli ma prodigo di soddisfazioni sotto altrettanti aspetti. AMICI, VI AUGURO UN BUON 2016!
il vecchio zio Pietro

dati tecnici
   Nome: Il.Pianeta.Proibito.1956[tiopito].mkv
   Dimensione: 986,439,540 bytes (940.742 MB)
   Durata: 01:38:30 (5910.154 s)
   Risoluzione: 720 x 288
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 19.745973
   Deviazione standard: 3.529959
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 803.941580 kbps
   Audio: AC3 256kbps ITA/ENG
   Subs: ITA/ENG

cartella MeGa (file FMWPP.zip - 3x250Mb +1x191Mb)
  https://mega.nz/#F!nsFm1Dba!ULkvgdZYml4z2mYcC0AWSQ
 
screenshot (click per vederli 1:1)



20 commenti:

  1. Più fuochi d'artificio di così non potevo fare!!!

    Ora mi prendo qualche giorno di vacanza dal blog, che le ultime settimane sono state proprio intense. :-)

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    1. Passo, incasso e ti dico che vanno benissimo questi fuochi, BVZP, altroché!! Ahh, i Krell con SEMI-SPOILER la loro dimenticata scienza capace di trasmettere e ricreare la materia, compresa quella di cui son fatti i nostri sogni o, meglio, incubi. Molto shakespeariani in questo, devo dire... FINE SEMI-SPOILER ;-)
      Grazie e BUON 2016 anche a te!! :-D

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    2. Spero almeno di aver riempito un piccolo spazio rimasto vuoto nella tua videoteca... ;-)

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  2. sn G R A Z I E : non l ho mai visto. grazie 1000 di tutto. tanti anguri e un fantastico 2016 anche a TE. ciao

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  3. Il mio film di fantascienza preferito in assoluto!
    Grazie. Per questo e per tutti i grandi film che ci hai dato quest'anno.
    Felice 2016.

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  4. Forse uno dei film del genere più belli che siano mai stati fatti! Accidenti, ma dove sei riuscito a recuperarlo? :O
    Carissimo, complimenti davvero per questa scelta (che scarico immediatamente e mi godrò stasera stessa!) e TANTISSIMI AUGURI!!! :D

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    1. PS: GRAZIE, mi mancavano le tue illustrazioni e le tue pin-up! ^_____^

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    2. In un lampo di follia ho pensato che potrei sostituire sempre i titoli di testa con un'illustrazione! °O°

      Quanto alla fonte del rip, ho fatto uno strappo alla regola... Capita, se vale la pena.

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  5. Devo dire che lo registrai in rai ai tempi di Mosè... Quando ancora guardavo la TV. Era diventato un nostro MUST di comicità involontaria. Ce lo guardavamo ogni tanto, tipo una volta all'anno, e morivamo dal ridere tutte le volte. Spesso ce lo sparavamo assieme a " La conquista dello spazio", e ci scendevano lacrimoni crudi da risata selvaggia. Entrambi i film diventarono un must (li coniavamo come "z-movie") della nostra "compa". Ovviamente non l'ho mai visto in inglese, e quella vhs penso sia ancora a casa dei miei.

    Porcavacca: sai che sulla tempesta di Shakespeare mi sa che hai proprio ragione? NON CI ERO MAI ARRIVATO, davvero. Probabilmente il mio "spirito" era alterato dalle risate. Devo dire che adoro questi film, anche se non proprio in termini filologici. Sono uscite delle pubblicazioni editoriali davvero ghiotte e monumentali su questa cinematografia, e le ritengo davvero imprescindibili. Ad esempio, i due libri di luigi Cozzi (Lewis Coates!!!!!!):

    "American International Pictures. I giorni dei mostri e delle astronavi"
    "L'orizzonte perduto del cinema di fantascienza"

    Pieni di strorie incredibili, tra il "dropouting" creativo e l'artigianato incredibile e ormai scomparso, dettagli tecnici che lasciano allibiti e manager USA a dir poco avventurosi (ma anche improvvisati).

    Cozzi diede i natali ad un filma COZZA formidabile come "Starcrash" con nientepoodimeno mr mascellone Hasselhoff. Orrendo e bellissimo, o almeno così io vedo questi "z movie" (lo definiranno come la risposta italiana a star wars...).

    E Antonio Margheriti (Antony Daisy!!!!)? Ragass, si apre un universo ...

    Grazie, vzp.

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    1. Eh, ma gli z-movie VERI erano quelli di Ed Wood, salostia, con tanto di risate annesse e connesse, o le boiate -sì, anche per l'epoca- tipo "Guerra tra i pianeti" di William Lee Wilder... Questi, semmai, appartengono a una dignitosa serie B (La conquista dello spazio) quando non ad una serie A a tutti gli effetti, per quanto deliziosamente vintage (Il pianeta proibito). Ecco, diciamo pure che io invece li adoro in termini filologici, e al massimo sorrido rispettosamente delle inevitabili ingenuità che si portano dietro per via dei decenni passati (ai nostri scafatissimi occhi contemporanei)...
      Quanto a "Coates" Cozzi e "Daisies/Dawson" Margheriti, li conosco molto bene: Space Men, I Diafanoidi vengono da Marte, I Criminali della galassia, Starcrash, Contamination (giusto per citare qualche titolo significativo di entrambi i registi) si sono comunque conquistati il loro posto nella memoria degli appassionati. Starcrash, poi, lo vidi al cinema all'età di dodici anni, ed è sempre con quegli occhi -gli unici possibili, forse, per questo film ;-) -che me lo rivedo da adulto. Tra l'altro, va ricordato come il bravo effettista Armando Valcauda dovette qui lavorare assai al risparmio -con un budget che definire irrisorio è un indegno eufemismo- rispetto a colleghi americani come gli "starwarsiani" John Dykstra e Richard Edlund, riuscendo comunque ad omaggiare il mito Ray Harryhausen con la sua stop-motion.

      Quanto ai Libri di Cozzi che citi, direi che fanno un buon paio con i volumi di Storia del cinema di fantascienza del grande Giovanni Mongini. In particolare la primissima edizione in due parti del '76-'77, ormai fuori catalogo da molti anni, e che fortunatamente ho conservato in qualche anfratto di casa...

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    2. Ehi, voi due: fate i bravi! Che sennò mi si apre veramente un universo! XD
      Meno male che il sito della biblioteca è down da tutto il giorno e non posso cercare tutto il materiale che citate... :-)

      Quanto al dibattito serie A-Z, tutto va visto con lo sguardo giusto. Vero che contemporaneamente Siegel girava gli Ultracorpi e Dick era già proiettato verso i suoi mondi paralleli e le sue distopie. Vero che la risata è sempre dietro l'angolo, ma questi film (anche le boiate, perché no) costituiscono comunque tappe di un'evoluzione della narrazione fantascientifica e come tali devono essere viste. Io non è che ami particolarmente Giotto, ma senza di lui forse non saremmo arrivati a Caravaggio e via dicendo...

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    3. Verissimo il discorso del giusto sguardo, BVZP. Altrettanto vera la contemporaneità filmica con Siegel e letteraria con Dick (o con Bester)... Tenendo conto che c'erano anche gli ottimi Campbell, Williamson, Hamilton, Brackett e Leinster, forse più rappresentativi per il lettore/potenziale spettatore del film di MacLeod Wilcox. E la risata può essere dietro l'angolo, ma più che altro quando il film non è fatto bene: se la soggettività ha ovviamente la sua parte, film come "Guerra tra i pianeti" o "Il mostro dei cieli" rimangono OGGETTIVAMENTE assai deficitari per trama, effetti e, a volte, pure recitazione (quindi involontariamente comici e sì, qua e là possiamo -me compreso- anche tributare loro un certo valore affettivo per questo) quanto non potrebbero mai esserlo -nemmeno dopo generazioni- Ultimatum alla Terra, La guerra dei mondi, Il pianeta proibito, Destinazione... Terra!, Cittadino dello spazio, Il Mostro della Laguna Nera, Tarantola, A 30 milioni di Km dalla Terra, giusto per citare alcuni titoli fra i migliori (e, fra i migliori, eventuali ingenuità e caratteristiche datate son sempre aspetti da contestualizzare). Poi, dalla B alla Z si apre un intero universo di sfumature che non si finirebbe più di esplorare... ^_^
      Bis P.S.
      1) Giotto, e qui bisogna dirlo, le tue pin-up non le sapeva proprio fare! ;-)
      2) Proposta sci-fi nostrana per il blog: Terrore nello spazio (1965) di Mario Bava...

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    4. Oh che belessa! Il Bava Mario lo metto in nota (c'è!).
      Tra l'altro era oggetto di una ipotetica rassegna, con alcuni titoli abbastanza rari. C'è però da aspettare...

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    5. Come sempre, no problem, BVZP (Terrore nello spazio, poi, ce l'ho già, essendo riuscito a beccarlo quando è uscito. Ma mi sembrava giusto farlo conoscere il più possibile a tutti gli utenti, presenti e futuri)!

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    6. Terrore dello spazip? Siiiii. SIIIII!! Tutta la vita.

      Però... Sì, insomma, bisogna specificare cosa intendevamo noi sbarbi (perché era il periodo 1980-87) con Z-Movie.

      "Dicesi Z-Movie quell'opera cinematografica tesa verso risultati d'eccellenza, ma che consegue esiti artisticamente desolanti (ridefinibili, secondo il Fantozzi's positive thinking, come delle vere e proprie "c____e pazzesche")".

      Calcoliamo inoltre che nell'82 eravamo rimasti flashati dalla "Cosa" di John Carpenter, che ritengo ancora il suo film migliore (sebbene Dark Star mi abbia sempre esaltato proprio per quell'ironia che noi avevamo nei confronti di molta parte del genere sci-fi, citando peraltro la migliore canzone dei Grateful Dead nel titolo!!!!). Ed era un film che migliorò INCREDIBILMENTE l'originale "The thing" (raro esempio di fantascienza mutagena da pollice verde...)

      Tutto quello che dice bvzp è vero , per carità. Ma ai tempi non eravamo proprio dei grandi critici cinematografici. Però avevamo un istinto: ad esempio tutti noi eravamo convinti che "L'invasione degli ultracorpi " fosse un capolavoro , e pure "Ultimatum alla terra" era da ritenersi un buon film. E poi notammo subito che il fantastico montaggio "Asciutto" di "Ultracorpi" faceva il paio con "L'infernale Quinlan" di wellesiana memoria.

      Insomma , la mia filia nei confronti di queste pellicole rimane solidamente legata al clamoroso buonumore che mi han sempre suscitato: è un sentimento che ancora conservo sottopelle.

      E' vero, Beppe, Ed Wood era davvero ULTRA LOW PROFILE... Ma era un dannato perdente, era praticamente uno di noi. E noi, che masticavamo a manetta Damned, Germs, Dead Boys, Dead Kennedys, Crass, Flux of Pink Indians et similia non potevamo che tifare spudoratamente per Ed Wood. Mi ricordo che lo conobbi grazie ad una band post freak americana: i Plan 9 (il riferimento è ovvio). Conosciuta la sua storia, guardare i suoi film divenne una sorta di presa di posizione ( e trovarli tra l'altro era fottutamente difficile!!!!).
      Sì, insomma, era uno di noi, lo ripeto. Una specie di "pensiero di classe", ecco. Ma da un punto di vista artistico, Beppe ha ragione da vendere: i veri z-movie erano davvero di Ed Wood.

      Devo indagare sul sciùr Valcauda, di sicuro Cozzi ne avrà parlato nel tomo (ma è davvero un megatomo... l'ho letto solo a sprazzi...)

      E vai di universo!

      Felice 2031 a tutti voi.

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    7. Canni sempre le date, Salostia. Non sarai mica originario del pianeta Trafalmadore? (così sapete anche cosa sto rileggendo...) XD

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    8. Eh... La fai facile. Saran 4, 5 forse 6 libri del buon vekkio kurt. Non stuzzicare l'anarcosindacalista che latita in me...

      Edizione Eleuthera?

      Buon ferragosto.

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  6. Buon (meritato) riposo e grazie di tutti i film che ci hai regalato.

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  7. 'ccidenti! Nel giro di pochi giorni questa proposta ha scalato la top ten dei post più amati! Grazie ancora per la dritta, Giuseppe.

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    1. Figurati, BVZP! E non escludo (rovistando nella mia memoria) di potertene dare delle altre... ;-)

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